Sebbene sia un romano DOC, Antonio Mancinelli vive dal ’90 a Milano, dove si trova benissimo, tanto da essere scambiato per un nativo. Nasce nel XX secolo e s’innamora, nel corso della sua esistenza, di: a) la cioccolata al latte; b) la scrittura; c) la moda; d) il cinema. Non sapendo a cosa dare la priorità, ha scelto dunque di scrivere (e parlare) di moda sgranocchiando tavolette di cioccolato al latte approfittando senza scrupoli di qualsiasi supporto: cartaceo, televisivo, radiofonico, web. Quando non lavora, va al cinema. Ha scritto per il “Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “Vogue Italia”, “Vanity Fair”, “Diario”, “Elle”, “Style” e molti altri. È stato caporedattore di “Mondo Uomo e Donna”. Attualmente lavora a “Marie Claire”. Per Radio Tre ha condotto “Grammelot”, ha fatto un po’ di ospitate in tivù. Si è sempre divertito molto. Tiene corsi e seminari in alcuni importanti istituti e università italiani: a Milano, presso la Domus Academy e il Politecnico di Milano; a Roma presso La Sapienza e l’Accademia del Costume e Moda. Nonostante tutto questo, rimane un bravo ragazzo che rifugge da ogni forma di mondanità. Detesta, come Nanni Moretti, la parola “trendy”. Continua a sognare un mondo dove ognuno si veste come vuole e non come deve. Purtroppo, non gli crede nessuno. Insiema a Stefano Vighi ha scritto “Di che amore sei? 12 donne simbolo, 12 segni zodiacali, 12 modi di amare” (Sperling&Kupfer, 2013).